Tarallucci olio e vino

Olio, vino e un po' di farina. Con questi tre ingredienti le nostre nonne riuscivano a preparare di tutto. A cominciare dai tarallucci, salati o dolci, per finire con i celletti, o i taralli, che racchiudono marmellata, qualche mandorla, del cioccolato e qualche aroma. Poco più.

I tarallucci, con la loro semplicità, riescono ad attrarti e non farti più staccare da loro, uno tira l'altro. Ogni occasione è buona per sgranocchiare uno di questi, a colazione o dopo un pasto, con caffè, tè o, come facevano i nostri nonni, con un buon bicchiere di vino!

Di ricette ce ne sono diverse, più o meno olio-vino, c'è chi aggiunge zucchero, io li preferisco così, più delicati e friabili rispetto al classico taralluccio della tradizione abruzzese (ricetta a piè pagina).

Ne preparo sempre tanti quando faccio lezioni o sono nelle fiere per divulgare la conoscenza dell'olio extra vergine d'oliva.  Per il Tutto Food che si è svolto il mese scorso a Milano ne ho preparati qualcosa come 2000 pezzi e sono andati a ruba, nessuno immaginava fossero fatti con l'olio!

Happy cooking!

Ingredienti

650 g circa di farina 00
250 ml di olio extra vergine d'oliva
250 ml di vino bianco
12 g di cremone di tartaro (sostituibile con lievito in polvere)
30 g di zucchero
Un cucchiaino di sale
Circa 100 g di zucchero semolato

Procedimento

Mettere la farina setacciata con il cremone di tartarosul piano di lavoro e disporla a fontana. Al centro disporre zucchero, vino, olio, sale. Con l’aiuto di una forchetta iniziare a raccogliere la farina e quindi impastare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso..
Formare una palla, avvolgerla con la pellicola per alimenti. Lasciare riposare per 30 minuti.  Scaldare il forno a 180°C.
Foderare la teglia con carta da forno.
Dividere l’impasto in 4 parti. Allungare una parte alla volta, formando dei cilindri lunghi e sottili. Tagliali ogni 10 cm. Chiudere le estremità formando delle ciambelline. Passare le ciambelline nello zucchero semolato messo in una ciotola ed allinearle nella teglia.
Cuocere in forno fino a quando saranno dorate (circa 15 minuti).

Versione tradizionale:
stessa dose di farina ma senza lievito, olio, vino a cui aggiungere 70 g di zucchero ed un pizzico di sale e, volendo, dei semi di anice. Procedere come sopra senza passarli nello zucchero prima della cottura.

 

Insegnante di cucina, in Italia e all’estero. Organizzo piccoli e grandi eventi, scrivo di cucina, amo ricevere amici a casa, per me ogni singolo giorno è speciale, e mi piace rendere speciale anche il piatto più semplice.

Amo i colori, e non potrei mai fare a meno dei fiori. Adoro viaggiare, andare per negozi e mercati alla ricerca di accessori per la casa e le mie tavole.

Colleziono piatti, tazze, tessuti, biancheria e ovviamente tanti tanti libri di cucina!