Tiramisù

Sono in partenza per New York, dove il 17 parteciperò alla celebrazione della Giornata Internazionale della Cucina Italiana nel mondo, organizzata dall’ Itchef-GVCI, il gruppo che raduna virtualmente gli chef italiani nel mondo.

Ogni anno viene scelto un piatto che rappresenta la nostra cucina all’estero, quello che gli stranieri vorrebbero imparare a cucinare, quello che tutti si aspettano di trovare quando vanno ad un ristorante italiano, quello che chiudendo gli occhi li fa sentire già in Italia.

Quest’anno è stato scelto il tiramisù, il dolce italiano più richiesto al mondo.

Lo devo confessare, non ho un grande amore per il tiramisù, ma a questo dolce devo davvero molto! Nel ’94 mi sono trasferita a Singapore, mio marito era stato chiamato a dirigere un’azienda italiana che av,eva la sede anche nella famosa città-stato orientale. Lì iniziai subito ad insegnare lingua italiana agli stranieri.

Avevo, tra gli altri, due signore che dovevano imparare dei vocaboli basilari perchè di lì a poco sarebbero partite per una fiera in Italia. Un giorno mi chiesero se sapevo fare il tiramisù.... Fu così che mi venne in mente di prendere la ricetta da un bellibro di cucina che mi avevano da poco regalato, ‘Ricette senza parole’, un libro meraviglioso scritto, anzi disegnato, dalla signora Livia Burani, madre di Stefano che con sua moglie Patrizia si era appena trasferito a Singapore, divenuti subito dei cari amici.

Da quel libro fotocopiai la ricetta del tiramisù, in modo da fare lezione partendo da quel testo disegnato... e le mie allieve impararono subito le parole uova, zucchero, mascarpone, un po’ di articoli, alcuni verbi, e quando presi dal frigorifero il dolce che avevo preparato per loro, vidi subito i loro visi illuminarsi. Mentre lo mangiavano continuavano a ringraziarmi e farmi complimenti.  Continuai per qualche tempo a far loro lezione d’italiano attraverso le ricette, poi decisi di passare alla cucina, cambiando grammatica, da quella della lingua a quella della cucina….

Ricominciai a studiare, intanto il pancione cresceva, di lì a poco tempo sarebbe nato il mio primo figlio, Lele, che da piccolo sfogliava con me le riviste de La Cucina Italiana, quelle che insieme ad altre ed ai libri di cucina riempivano sempre le mie valigie o quelle di chi ci veniva a trovare.

Da quel tiramisù ad oggi… quanta strada, a quante persone ho insegnato a fare questo dolce così semplice che tutti amano.... Io preferisco la versione di casa mia,  ma oggi ci vuole quello tradizionale, con crema al mascarpone, savoiardi bagnati con caffè, e con la spolverata finale di cacao. D’estate mi piace servirlo con una granita di cioccolato. Ne parleremo quando farà più caldo, ora pensiamo al 17 Gennaio. Mi racomando festeggiate anche voi questa giornata, preparate il tiramisù, vi sentirete virtualmente uniti a tantissime persone sparse in tutto il mondo!

Happy Cooking!

Ingredienti

Per 8-10 persone

Per il biscotto savoiardo

6 tuorli

4 albumi

140 g di zucchero

90 g di farina

35 g di amido di frumento

Zucchero a velo

Per la crema al mascarpone

400 g di mascarpone

4 uova

160 g di zucchero

2-3 cucchiai di Cognac (o Marsala come prevede la versione tradizionale)

400 ml circa di caffè espresso

Cacao in polvere

Procedimento

Per il biscotto savoiardo

Scaldare il forno a 180°C.

Montare i tuorli con 100 g di zucchero, fino ad avere un composto spumoso, unire la farina setacciata con la fecola.

Montare gli albumi con lo zucchero rimanente, unire al composto, mescolando delicatamente.

Trasferire in una teglia foderata con carta forno, spolverare con zucchero a velo, cuocere in forno caldo per 20 minuti circa.

Per la crema al mascarpone: montare gli albumi con 30 g di zucchero. Montare i tuorli con lo zucchero rimanete, unire il cognac ed il mascarpone.

Aggiungere delicatamente gli albumi montati.

In una coppa sufficientemente capiente disporre a strati il biscotto savoiardo bagnato con il caffè e la crema al mascarpone. Mettere in frigorifero ben coperto e fare riposare per almeno 4 ore. Prima di servire spolverare con cacao amaro.

Il tiramisù può essere composto anche in coppette individuali.

 

Insegnante di cucina, in Italia e all’estero. Organizzo piccoli e grandi eventi, scrivo di cucina, amo ricevere amici a casa, per me ogni singolo giorno è speciale, e mi piace rendere speciale anche il piatto più semplice.

Amo i colori, e non potrei mai fare a meno dei fiori. Adoro viaggiare, andare per negozi e mercati alla ricerca di accessori per la casa e le mie tavole.

Colleziono piatti, tazze, tessuti, biancheria e ovviamente tanti tanti libri di cucina!