Torta di mele (ma con tante mele!)

C’è chi ama le mele sulla superficie della torta, chi le preferisce nascoste e chi vuole più mele e meno impasto. Ci sono le torte di mele che implicano un po’ di impegno e tempo in più e quelle che invece fai anche a occhi chiusi e non ti devi preoccupare di essere precisina e perfettina.

Di torte con le mele affettate e poste sulla superficie ne ho fatte tante. Accontentavano chi di quella frutta, fino a qualche anno fa, non poteva sentire neppure il profumo, così le scansava e prendeva solo la base.

C’è stato il periodo delle torte di mele “nascoste”, cotte a parte, e dopo tante prove sono arrivata a quella che lo scorso anno ha riscosso tanto successo tra chi ha provato la ricetta del libro Appunti d’Inverno.

Oggi, invece, complice un po’ di fretta, la torta con tante mele, a pezzi, mescolate all’impasto. Rendono la torta molto umida, e non dovete preoccuparvi di tagliare le mele a fettine sottili, tutte uguali. Sì, lo so, si può fare utilizzando la mandolina, ma io dopo un incidente alquanto tedioso per le sue conseguenze… meno la uso e meglio sto, anche se da quell’episodio ho imparato a indossare sempre il guanto protettivo (cosa che consiglio vivamente a tutti!)

Questa per facilità e velocità di esecuzione è sempre la preferita.

Cambio spesso gli aromi, a volte aggiungo la scorza di limone, altre volte quella dell’arancia, come oggi. Più o meno cannella. A volte metto un liquore, per lo più all’arancia perchè trovo stia sempre bene, oppure - come in questo caso - opto per il rum. Intenso nel suo sapore, a noi piace molto, ma capisco potrebbe non incontrare il vostro gusto, allora mettete del succo di limone o arancia.

In cucina è così, si imparano le basi (la grammatica) e poi si è liberi di cambiare i connotati ai nostri piatti, l’importante è sapere cosa si fa. E a proposito di basi, io ho voluto dar vita alla newsletter proprio per approfondire la conoscenza delle tecniche e per aiutare a cucinare meglio. Per insegnare a rendere speciale anche il piatto più semplice. Ma anche e soprattutto per invogliare all’ entertaining, vengo inglese che racchiude il concetto del ricevere amici o parenti, prendersi cura di loro, cucinare, ma non solo. L’atmosfera, i fiori, la tavola, l’arredo della stanza. E le regole, il galateo.

Regole che devono essere conosciute. Poi siamo liberi anche di non seguire, ma deliberatamente, con coscienza.

La regola ad esempio impone una certa misura di cucchiaio per il dolce o l’uso di coppetta di vetro per il gelato. Io spesso prediligo un approccio più” rilassato”. Ma sempre con buon senso. Faccio un esempio: secondo la regola, a fine pasto si serve un dolce al cucchiaio. Credo sia cosa sacrosanta. Ma se un mio invitato ha espresso il desiderio di una torta bocconotto, cosa faccio? Non la preparo? Io sì, pur di far contenti i miei ospiti infrango volentieri la regola! Ma a patto che il menu sia calibrato. Di certo non cucinerei una carbonara sapendo di offrire un dolce così ricco!

Credo che nella cucina, nel ricevere, come nella vita occorra davvero tanto buon senso. E una gran dose di equilibrio.

Quindi nella newsletter, soprattutto nei video (riservati agli abbonati) cerco di volta in volta di fare una lezione che pian piano diventerà un vero e proprio corso. Tante volte mi sento dire “non so cosa farei per venire a una tua lezione”, ecco io scrivo le newsletter con lo stesso spirito con cui apro la porta di casa a chi viene a lezione.

Ora però passiamo alla ricetta di questo dolce!

Come prima cosa ho sbucciato e tagliato a pezzetti 4 mele Granny Smith di medie dimensioni, condite con poco succo di limone e due cucchiaini di cannella.

Ho lavorato molto bene 250 g di burro a temperatura ambiante con 220 g di zucchero e due cucchiai di sciroppo d’acero (se non si ha in casa di sostituisce con del miele, i sapori cambiano, si sa).

Ho aggiunto 4 uova, una alla volta, lavorando sempre con le fruste, un pizzico di sale, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 2 cucchiai di rum e 2 bei cucchiaini di buccia grattugiata di arancia.

Ho setacciato 300 g di farina con 10 g di lievito per torte (non vanigliato). Ho aggiunto al composto e amalgamato per bene, infine le mele. Trasferito il tutto in uno stampo a ciambella ben imburrato e cotto in forno riscaldato a 180°C per circa 45 minuti.

Buonissima se accompagnata con una salsa inglese, ma per semplificare la giornata, una buona confettura di marmellata d’arance (di quelle buone come la preparano a Le Tamerici ) starà benissimo!

Buona domenica! E come sempre… Happy cooking!

Insegnante di cucina, in Italia e all’estero. Organizzo piccoli e grandi eventi, scrivo di cucina, amo ricevere amici a casa, per me ogni singolo giorno è speciale, e mi piace rendere speciale anche il piatto più semplice.

Amo i colori, e non potrei mai fare a meno dei fiori. Adoro viaggiare, andare per negozi e mercati alla ricerca di accessori per la casa e le mie tavole.

Colleziono piatti, tazze, tessuti, biancheria e ovviamente tanti tanti libri di cucina!